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La precettistica del creazionismo

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"Vi diro' cio' che intendo per poema creato. E' un poema in cui ogni parte costitutiva e tutto l'insieme presentano un fatto nuovo, indipendente dal mondo esterno, slegato da ogni altra realta' che non sia se stesso, poiche' prende posto nel mondo come fenomeno particolare, a parte e diverso dagli altri fenomeni. Fa reale cio' che non esiste, cioe' si fa egli stesso realta'. Creare un poema prendendo dal vivo i suoi motivi e trasformandoli per dar loro una vita nuova e indipendente... Nulla di anedottivo ne' descrittivo. Se accettate le rappresentazioni che un uomo fa della natura, cio' prova che non amate ne' la natura ne' l'arte. Inventare e' far si' che cose parallelle nello spazio si trovino nel tempo e viceversa presentando cosi' nel loro insieme un fatto nuovo (...). Il poeta non deve essere piu' uno strumento della natura ma far della natura il suo strumento..."

 

(Da Manifestes di V. Huidobro, 1925)

 

 

 

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